Azienda

Solo due piccoli vigneti, due ettari e mezzo di terreno impiantati nei primi anni duemila con i vitigni autoctoni casertani Pallagrello Bianco, Pallagrello Nero e Casavecchia.

Le vigne, attraversando primi strati di suolo sabbioso/argilloso mediamente pesante, oggi sono arrivate a poggiare le proprie radici sulle arenarie di Caiazzo.

Guardano da un lato, verso nord, il massiccio del Matese e dall’altro, verso sud-est, il monte Taburno e il Sannio.

La strada che conduce al Convento degli Angeli segna il confine tra la vigna di Ruviano, a 280 m s.l.m. esposta a nord e coltivata a Pallagrello Bianco, e quella di Castel Campagnano, a 260 m s.l.m. esposta a sud-est e coltivata con tutte le tre varietà di uve.

Le vigne sono tutte a spalliera con una densità media di 5.000 ceppi ad ettaro ed allevate a Guyot.

Dalla vendemmia 2018, poi, siamo riusciti a vinificare il frutto di poco più di mezzo ettaro di Asprinio coltivato con il sistema delle “alberate aversane”, per ottenerne un vino frizzante non chiarificato e non filtrato, integro sui suoi lieviti.